Crisi economica e profitti delle banche

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Gli imprenditori debitori diventano creditori della banca

In questa fase di gravissima crisi economica, caratterizzata da difficoltà e problemi di liquidità per ditte ed Enti Pubblici, gli imprenditori sono tartassati sia dall’alto costo dei crediti sia dalle repentine richieste di rientro da parte degli Istituti bancari. In tale situazione è senza dubbio fonte di una certa soddisfazione per i bistrattati imprenditori ottenere la restituzione delle somme -anche importanti-che la banca nel corso del rapporto ha illegittimamente addebitato alle aziende.

Banche condannate per usura
Gli imprenditori debitori diventano creditori della banca

Ma allora le banche non rispettano la normativa vigente?” purtroppo la risposta è positiva e l’incertezza può riguardare solo  “in che misura” non la rispettano e  per  scoprirlo vanno eseguite opportune analisi bancarie. Il  sistema bancario è percepito come una istituzione al di sopra di ogni sospetto, e questa concezione comune ha determinato una area di impunità, un alone di infallibilità che nel corso del tempo il sistema bancario si è creato. E’ vero che in  passato nessuno è mai andato a controllare l’operato delle banche. Il nostro è l’unico paese in Europa ad avere una banca centrale, la Banca d’Italia, organismo di controllo delle banche private, le cui quote di capitale sono in mano alle stesse banche private. La Banca d’Italia nacque  in questo modo: doveva essere  un organismo a partecipazione maggioritaria pubblica, in realtà,  per oltre il 90% è  partecipata dalle banche che deve controllare. Cioè,  il controllore sono le stesse controllate. Questo aspetto molto significativo ha consentito al sistema bancario italiano di crearsi un cono d’ombra dove, non guardato da nessuno e controllato solo da sé stesso, si è costruito strumenti e artifici per trarre dal sistema creditizio il maggior profitto possibile.

E’ tutt’altro che semplice  portare alla luce gli illeciti bancari. Non emergono osservando con attenzione i documenti, è necessaria un’analisi specifica. Continue reading Crisi economica e profitti delle banche

In buona fede, perché non controllate i conti correnti aziendali

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Verifica tecnico-contabile dei conti correnti aziendali

Magari sarà un caso,  forse è un problema dei sistemi informatici. E magari noi saremo forse degli ingenui, ma un po’ ci ha colto di sorpresa, scoprire che tutte, (sottolineiamo tutte) le banche analizzate non rispettano né le norme dei contratti,  né tassi d’interesse concordati, addirittura nemmeno  le convenzioni stipulate con le Associazioni di Categoria. 

Analisi correttezza rapporti bancari
Analisi correttezza rapporti bancari

Gli imprenditori che  con coraggio decidono di fronteggiare la propria banca, se lo fanno con con alla mano una perizia tecnico contabile sui propri rapporti bancari, che certifica in modo inoppugnabile gli illeciti perpetrati dall’istituto di credito, riescono, a farsi restituire decine di migliaia di euro ( di proprietà della vostra azienda) che l’istituto nel corso degli anni si era indebitamente intascato. Riescono, (quando affiancati da esperti in diritto bancario competenti nella materia), semplicemente perché la legge è dalla loro parte.

Eppure, nonostante i numerosi precedenti, ancora pare non esserci consapevolezza di questa incredibile e diffusissima realtà, e lo dimostra il fatto che a muoversi, ovvero  a far fare un controllo dei conti correnti aziendali sia solo un’azienda su cento. E per quei pochi che chiedono e ottengono i dovuti  rimborsi, pagano le moltitudini che restano immobili.

Ecco perché le banche non ci rimettono mai….

 

Se siete degli imprenditori e  avete da molti anni  un affidamento bancario, vi consigliamo di fare un controllo sul passato dei vostri conti affidati, una verifica contabile. In perfetta buona fede, naturalmente, ma fatelo.

ILLECITI BANCARI PIU’ COMUNI

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 Elenco di  illeciti bancari  comunemente rilevati:

  • Illecita applicazione dell’ANATOCISMO (Sentenza n. 21095 del 4 novembre 2004 della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite)
  • Tassi effettivi superiori ai Tassi Soglia: reato di USURA 
  • Illecita applicazione della COMMISSIONE di MASSIMO SCOPERTO (CMS)
  • Illecita applicazione di TASSI ULTRALEGALI non pattuiti  per iscritto  (come previsto dagli articoli 1284 cc. e 117  TUB)
  • Illecito addebito di ALTRE SPESE NON PREVISTE CONTRATTUALMENTE  (Ulteriori spese sull’ extra fido – spese liquidazione interessi debitori o penalità –  spese di chiusura comprese spese di pratiche o eventuali penalità per sconfinamenti autorizzati –  spese concessione fido –  spese liquidazione conto –  diritti di liquidazione su conti affidati –  spese amministrazione)

ANATOCISMO BANCARIO

Per anatocismo, si intende la prassi bancaria in forza della quale gli interessi maturati sul saldo debitore, generalmente a cadenza trimestrale, vengono “capitalizzati”, ovvero riportati a capitale. Così facendo, gli interessi “capitalizzati” nel trimestre precedente producono, a loro volta interessi che vanno a capitalizzarsi sul saldo finale, e così via, in un crescendo esponenziale.

La capitalizzazione trimestrale delle competenze comporta l’aumento del debito sul c/c accentuando il saldo negativo per il trimestre successivo. Le spese e gli interessi passivi maturati in un trimestre vengono propriamente considerati come nuovo capitale a debito del cliente. L’ effetto di tale procedura è di trasformare le competenze maturate nel periodo in nuovo capitale a debito.

L’anatocismo è stato dichiarato illegittimo dalla Corte di Cassazione della Delibera CICR del 9/2/2000

USURA BANCARIA E COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO (CMS)

Sono strettamente connesse, in quanto in merito alla misurazione del Tasso Usurario, si deve far riferimento all’ Art 1 della Legge 108/96 che ha modificato il quarto comma dell’ art.644 del Codice Penale, sancendo che “per la determinazione del tasso d’interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle di imposte e tasse collegate all’erogazione del credito”.

Nelle istruzioni della Banca d’Italia si nota che la rilevazione del TEG (Tasso Effettivo Globale) non debba contenere la CMS (Commissione di Massimo Scoperto) la quale, si aggiunge, verrà rilevata separatamente ma si affretta a precisare che il Tasso Soglia deve tener conto “delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse delle impose e tasse collegate all’erogazione del credito” cioè ripete esattamente il quarto comma dell’Art. 644 del Codice Penale.

Dunque non ci sono dubbi che la CMS rientri tra quelle “remunerazioni a qualsiasi titolo”; quasi tutte le banche, a decorrere dal 1997, anno dell’entrata in vigore della legge antiusura, non hanno inserito la CMS nella misurazione del Tasso Soglia. La  riprova è che dal 1997 ad oggi le banche hanno progressivamente aumentato l’importo della CMS a carico della clientela. Infatti dal 1997 ad oggi si rileva un aumento della commissione di massimo scoperto dallo 0.43% al 0.81% con punte trimestrali del 2.125%, corrispondente ad oltre l’8,50% annuo oltre all’interesse corrisposto. Tale è giunta ad essere l’ incidenza della Commissione di Massimo Scoperto sul costo del fido.

 

BELEM srl via delle Lame 2, 40124 Bologna P. Iva 02595771201  analisibancarie@belem.it –    www.facebook.com/AnalisiBancarie

AZIENDE, CONTROLLATE I VOSTRI CONTI CORRENTI

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In tutti gli estratti conto bancari analizzati si rilevano sempre addebiti impropri e calcoli di commissioni errate o illecite, che portano il conto oltre il Tasso Soglia dell’usura. Facendo controllare il vostro estratto conto, potrete inaspettatamente scoprire che la banca deve restituirvi somme anche molto importanti e come poterle recuperare.

3 validi motivi  per fare l’analisi:

  1.   CONOSCERE IL REALE SALDO
  2.   ACQUISIRE POTERE CONTRATTUALE
  3.   OTTENERE LA RESTITUZIONE DELLE SOMME

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Infatti, la maggior parte delle aziende indebitate vanta crediti nei confronti degli istituti bancari, senza saperlo. Analizzare i conti significa   evidenziarne gli illeciti e ricalcolarne il saldo, ovvero il reale saldo, quello a norma di legge.

L’analisi preliminare gratuita dei conti correnti, é da intendersi come strumento di conoscenza dell’imprenditore sulla sua reale posizione finanziaria.

L’art. 644  del codice penale al IV° comma,  detta: per la determinazione del tasso di interesse usurario in ossequio alla legge 108/96, si deve tenere conto “delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito”

Riassumendo il concetto: nel calcolo del TEG (Tasso Effettivo Globale) vanno ricompresi tutti i costi e le spese, ad eccezione delle sole imposte e tasse.

Ne deriva che gli interessi usurari calcolati in modo difforme da quanto stabilito dal codice penale andranno rimborsati, come previsto dalla normativa vigente.

IL VANTAGGIO è la notevole riduzione delle esposizioni dell’imprenditore. La perizia certifica la reale situazione e il nuovo saldo dell’imprenditore.  Ci sono casi in cui si assiste a un vero e proprio capovolgimento dei ruoli : da DEBITORE  a CREDITORE.

 clicca sul grafico per ingrandirlo

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Va da sé che conoscere questa informazione è fondamentale, per questo i periti dello Studio Tecnico Belem Srl in collaborazione con lo Studio Legale  Brandi & Castagnetti di Bologna propongono l’analisi preliminare gratuita dei conti correnti, come strumento di conoscenza dell’imprenditore sulla sua reale posizione finanziaria.

Per esempio quando l’imprenditore è colpito da una perentoria richiesta di rientro sul fido, o da un decreto ingiuntivo, gli addebiti illegittimi che emergono dall’analisi diventano determinanti  nel conferire all’ imprenditore un’inatteso potere contrattuale.

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RIASSUMENDO

l’art. 644 c.p. detta delle perentorie indicazioni sul calcolo del Tasso Soglia che devono essere rispettate: pena, l’evidente e indiscutibile violazione della legge. Le Banche, non contemplando nel calcolo del TEG tutte le spese collegate all’erogazione del credito, commettono  un reato penale.

 Legge 108/96 : se sono stati pattuiti interessi usurari, la clausola è nulla e nulla è dovuto a titolo di interessi”.

BELEM srl via delle Lame 2, 40124 Bologna  analisibancarie@belem.it – analisibancarie@studiobrandicastagnetti.it  P. Iva 02595771201